comunicazione dei segni

Sapevate che:

Il 23 settembre è la giornata internazionale delle lingue dei segni.

Le testimonianze di un sistema comunicativo basato sui segni si devono all’abate francese CHARLES MICHE DE l’ EPEE, che nel 1700 fondò il primo istituto per sordi in Francia destinato a tutti. Molti educatori studiarono nella scuola dell’abate per apprendere il metodo. Il suo metodo ebbe così grande successo che si diffuse in tutto il mondo, fino in America dove nel 1817 venne fondata la prima scuola per sordi. Anche in Italia tra la fine del’700 e il 1850 si svilupparono scuole simili.

Le lingue dei segni:

i segni sono lingue a tutti gli effetti, sono lingue naturali, hanno una grammatica, una sintassi, delle regole, e dei vincoli, e non sono basate sulla lingua parlata del paese a cui appartengono.

Le lingue dei segni sono lingue che veicolano i propri significati tramite un sistema codificato di segni delle mani, espressioni del viso e movimenti del corpo.

Il database internazionale delle lingue Ethnologne enumera 121 diverse lingue dei segni. In Italia la lingua dei segni utilizzata è la LIS ( lingua dei segni italiana)

Un pò di storia:

Se facciamo un passo indietro nel tempo possiamo risalire a rudimentali forme di comunicazione gestuale tra sordi già all’epoca degli antichi romani. Nell’antica Grecia già il filosofo Platone spiegava l’esistenza di una comunicazione alternativa a quella vocale.

Alfabeto Muto:

L’inventore dell’alfabeto muto italiano fu Padre Ottavio G.B. Assarotti di Genova ed è ancora diffuso soprattutto presso i bambini e i sordi anziani.

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