Il 6 gennaio si celebra la festa dell’Epifania,
il cui detto è: ” Epifania, tutte le feste si porta via ” La tradizione dell’Epifania è legata alla figura della Befana, che vola di notte e lascia nelle calze i doni/dolci ai bambini buoni, e ai bambini più monelli lascia il carbone!
La Befana,
si celebra il 6 gennaio di ogni anno, data non causale, in quanto per la tradizione cristiana si celebra l’arrivo dei Re Magi davanti alla culla di Gesù Bambino. In questo giorno si celebra la rivelazione al mondo del figlio di Dio, che, rivelandosi davanti ai Re Magi, mortali, ha dato modo così a tutto il mondo di farsi conoscere.
Nella Chiesa Cattolica la celebrazione dell‘Epifania rimane importante al pari di quelle natalizie e pasquali.
Il termine “Epifania”, deriva dal greco antico e significa: ” manifestazione “, ” apparizione divina “, ” venuta “, e si riferisce all’apparizione di Gesù Bambino all’umanità, rappresentata dalla visita dei tre Re Magi nel Cristianesimo occidentale e dal Battesimo nel Cristianesimo Orientale.
Il fatto che i Re Magi fossero tre, così come il fatto che si chiamassero: Melchiorre, Baldassarre, e Gaspare, fu introdotto dalla Chiesa solamente nel medioevo, ne i Vangeli, ne la Bibbia danno infatti indicazioni precise sul numero e l’identità dei Magi, sembra che furono scelti dei nomi diffusi all’epoca tra i sovrani indoeuropei e la Persia ( attuale Iran ).
Sapevate che:
vi sono diverse leggende e tradizioni legate alla Befana, che si sono tramandate oralmente.
Nel neolitico, esistevano storie mitiche legate a una figura molto simile a quella della vecchina che porta i doni, in particolare serenità e fertilità Negli anni sono diverse le divinità femminili dalle quali la storia della Befana può avere avuto origine, ad esempio: Diana, la dea della caccia nella mitologia, potrebbe essere una delle fonti archetipiche della figura della Befana.
Altra tradizione della Befana è quella di considerare la vecchietta che: ” arriva di notte sulla sua scopa, con le scarpe tutte rotte “, un simbolo dell’anno appena concluso. Si chiude il ” vecchio ” e si apre al ” nuovo “, un rito di passaggio molto importante.
Un’altra storia lega la figura dei tre Re Magi a quella della Befana, vecchina dispensatrice di doni. Si dice che Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, andando verso Betlemme, incontrarono una vecchina e le chiesero la strada. Avuta la risposta, le dissero di unirsi a loro, ma la vecchina rifiutò e poi pentitasi, la vecchietta riempì un sacco pieno di dolci e si mise a bussare porta a porta, sperando di ritrovare i Re Magi, distribuendo dolci ai bambini che le aprivano la porta.
Non a caso in molti paesi del mondo la figura della Befana è sostituita da quella dei Re Magi:
In Spagna sono i Re Magi a portare i doni ai bambini,
in Francia si prepara la tradizionale Galette des Rois, torta tipica al cui interno si inseriva una fava, e chi l’avrebbe trovata nella sua fetta, sarebbe stata al regina e/o il re della festa, questo secondo la tradizione contadina,
in Italia, la Befana è una vecchina che in sella alla sua scopa volante, distribuisce dolci o doni di piccola entità ai bambini più buoni, mentre ai bambini più monelli lascia il carbone
in Islanda, l’Epifania ha un altro nome: il “Tredicesimo”, dato che sono passati 13 giorni da quello di Natale, e viene celebrato con una fiaccolata e una rivisitazione a metà tra lo storico e il fantastico, con elfi, fate, e Babbo Natale,
in Romania, i bambini bussano casa per casa per raccontare storie e chiedere qualche spicciolo o caramella,
in Messico, si mangia rigorosamente il 6 gennaio il dolce tipico la: Rosca de Reyes, pena l’ira di una strega!
