27 gennaio giorno della memoria

Si celebra il 27 gennaio di ogni anno la ricorrenza internazionale, che prende il nome: ” Giorno della Memoria “.

Giorno della Memoria per non dimenticare,”

a cosa si riferisce questo slogan?

Il 27 gennaio del 1945 le truppe dell’armata rossa liberarono il campo di concentramento di Auchwitz, sancendo la fine dell’olocausto.

Il Giorno della Memoria, per ricordare lo sterminio attivato dalla Germania nazista, insieme ai suoi alleati, tra il 1933 e la metà degli anni quaranta, nei riguardi del popolo ebraico e di tutte le categorie ritenute ” indesiderabili “.

Olocausto, in quanto genocidio degli ebrei, è chiamato anche con il nome di Shoah, che in lingua ebraica significa: ” catastrofe ” , ” distruzione “.

27 gennaio Giorno della Memoria a ricordare tutte le vittime dell'olocausto

Il termine Olocausto deriva dal greco: Holokaustos, ossia ” bruciato interamente “, e in origine indicava una forma di sacrificio prevista dal giudaismo.

Tuttavia a partire dalla seconda metà del XX secolo, in seguito agli orrori dei campi di concentramento nazisti, la parola venne usata per definire il genocidio dei cosiddetti indesiderabili.

Il Terzo Reich, aveva un progetto di eliminazione totale, che riguardava categorie ben precise: dalle popolazioni delle regioni orientali europee occupate, ritenute inferiori, agli oppositori politici, passando per nazioni e gruppi etnici, quali i room, sinti, jenisch, gruppi religiosi come testimoni di geova e pentecostali, gli omosessuali, i malati di mente, e i portatori di handicap.

L’olocausto provocò circa 15 milioni di morti, di cui quasi 6 milioni furono ebrei.

il 27 gennaio Giorno della Memoria per ricordare le vittime dell'olocausto

Nei campi di concentramento le donne, gli uomini e i bambini, furono privati di ogni individualità, tenuti in vita fino a quando potevano essere utilizzati come ” pezzi da lavoro “, erano sottoposti ad ogni forma di sopruso e violenza, perchè come ha testimoniato lo scrittore: Primo Levi, ” prima di morire, la vittima deve essere degradata, affinchè l’uccisore senta meno il peso della sua colpa. “ E’ questa l’unica utilità della violenza inutile, come spiegherà il nazista Stangl detenuto a vita nel carcere di Dusseldorf.

Come ebbe origine tutto ciò? Facciamo un excursus storico:

Allo scoppio della guerra, apparentemente, l’obiettivo principale del nazismo di Hitler, era di rendere il Reich Jundenfrei, ossia ” libero dagli ebrei “. Il sistema prescelto per ripulire la Germania dagli ebrei fu costringerli ad emigrare.

Riuscire a fare emigrare 540.000 ebrei appare impossibile. Ad ogni espansione della Germania nazista, il numero degli ebrei aumentava, e le nazioni estere, non furono in grado o non vollero, assorbire l’ondata di emigrazione ebraica proveniente dal Reich. Quindi la soluzione emigrazione appariva fallita.

Nacque così l’idea di ampliare il concetto stesso di deportazione, trasferendo forzatamente in un luogo distante gli ebrei tedeschi. E in piena guerra il problema si aggravò. Invadendo il Belgio, l’Olanda, la Francia, la Danimarca, e Norvegia, l’obiettivo prioritario di rendere ” Judenfrei la Germania ” si allargò a dismisura, ora si trattava di rendere ” Judenfrei “ l’intera Europa.

A questo punto si fece strada un’altra soluzione: deportare gli ebrei nei territori polacchi occupati, coinvolgendo anche gli ebrei polacchi, e creare in Polonia dei grandi ghetti apparve la soluzione più appropriata.

Ecco che si ritorna ai campi di sterminio di Auchhwitz.

il 27 gennaio: il Giorno della Memoria per ricordare le vittime dell'olocausto

Il ” GIORNO DELLA MEMORIA “, al fine di ricordare lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, ma anche coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite proteggendo i perseguitati.

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