Giorgio Napolitano

E’ morto Giorgio Napolitano.

Giorgio Napolitano nato a Napoli il 29 giugno del 1925 è morto il 22 settembre 2023.

Giorgio Napolitano, si è laureato in giurisprudenza, sposato con Clio Maria Bittoni, dalla quale ha avuto due figli.

Giorgio Napolitano sin dall’inizio dei suoi studi universitari fece parte di un gruppo di giovani antifascisti, aderì nel 1945 al Partito Comunista Italiano, dove iniziò come militante per poi divenire dirigente, fino alla costituzione del Partito Democratico della Sinistra.

Giorgio Napolitano fu un politico di grande prestigio, ed è stato il primo esponente proveniente dal Partito Comunista a divenire Presidente della Repubblica.

Giorgio Napolitano

Giorgio Napolitano divenne Presidente della Repubblica dal 15 maggio 2006 al 22 aprile 2013, e dal 22 aprile 2013 al 14 gennaio 2015, quando rassegnò le dimissioni.

Inoltre Giorgio Napolitano fu anche Presidente della Camera dei Deputati, 1992-1994, e Senatore a vita nel 2005.

Giorgio Napolitano, nel suo primo discorso da Presidente della Repubblica, in un clima di tensione politica, ove vi era la mancanza di una maggioranza certa al Senato per il centro sinistra, fece emergere lo stile che voleva imprimere al suo mandato, ossia: una funzione arbitrale, di intermediazione politica, intesa a mantenere un equilibrato bilanciamento tra Parlamento e Governo, tra maggioranza ed opposizione, con attenzione ai profili delle relazioni costituzionali e agli equilibri fra gli organi, auspicando che fosse oramai arrivato ” il tempo della maturità per la democrazia dell’alternanza”. Inoltre forte fu il richiamo ai valori dell’unità e della continuità dello Stato, e altrettanto forte fu il richiamo al valore della politica, per “recuperare il suo posto fondamentale e insostituibile nella vita del paese e nella coscienza dei cittadini”, ed ancora “all’impegno comune, con spirito di integrazione e patriottismo, per “ripercorrere e ricomporre…, in spirito di verità la storia della nostra Repubblica, etc.

Da ricordare che nel novembre 2011, in occasione delle dimissioni del Governo Berlusconi e del conferimento a Mario Monti dell’incarico a formare un nuovo esecutivo, il ruolo di Presidente delle Repubblica fu giudicato di primario impulso alla riuscita dell’incarico tanto che, a dicembre 2011 il New York Times attribuiva al Presidente Giorgio Napolitano il soprannome di “Re Giorgio” un chiaro riferimento a re Giorgio VI del Regno Unito per la sua maestosa difesa delle Istituzioni Democratiche Italiane, non solo, a fine dicembre il settimanale l’ Espresso nominava il 2011, “l’anno di Napolitano” e di conseguenza egli stesso “uomo dell’anno”.

Con questo breve articolo ho cercato di contribuire al ricordo di Giorgio Napolitano, uomo politico di grande spessore, al quale sono stati conferiti diversi riconoscimenti accademici honoris causa, ha collaborato e scritto diversi libri.

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