Oggi più che mai il termine “Amicizia” viene utilizzato spropositatamente! Ovviamente mi riferisco all’amicizia tra due persone dello stesso sesso, donna con donna e uomo con uomo.
Negli ultimi anni mi sono sempre chiesta: oggi che valore diamo alla parola “Amicizia”? Come si vive l’ “Amicizia”?
Andiamo ad analizzare il significato della parola “Amicizia”:
- è un sostantivo femminile che significa:
- reciproco affetto, costante e operoso, tra persona e persona, nato da una scelta che tiene conto della conformità dei voleri o dei caratteri e da una prolungata consuetudine,
- ma anche: relazione tra due persone basata sul rispetto, sincerità, fiducia, disponibilità reciproca e stima.
Siamo sicuri che oggi ancora esiste l’ “Amicizia”?
Magari cinquant’anni fa, e non solo, prima dell’avvento delle piattaforme social, era più semplice poter socializzare e magari stringere delle vere e proprie relazioni amichevoli anche al di fuori dei contesti scolastici quali: elementari, medie, superiori ed università.
Ma oggi è ancora così?
Facebook, nasce come servizio universitario dove caricare le foto degli studenti del college, ma poi è diventato una piattaforma commerciale, usato per condividere post, chattare, e chiedere l’ “Amicizia”. Ma quanti di voi hanno nel proprio profilo Facebook “Amici” che neanche conoscono nella realtà? Sicuramente ognuno di noi. Quindi se torniamo al discorso iniziale sul significato e il valore del termine “Amicizia”, sembrerebbe non esistere più quella relazione di reciproco affetto, costante e genuino nel vero senso del suo significato.
Non vi sembra un pò banale che basti un semplice click su Facebook per trasformare qualcuno in “Amica/o”?
Si è detto che l’ “Amicizia” ha bisogno di condivisione, affetto e fiducia, e tutto questo si costruisce col tempo, e secondo un recente studio sono necessarie ben 200 ore da trascorrere insieme per parlare di una relazione amichevole, ore da trascorrere insieme significa vedersi di persona, parlare e confrontarsi, non certo stare a chattare!
Le chat mancano di aspetti fondamentali che costituiscono un’autentica relazione umana d’ “Amicizia”. La virtualità rischia di danneggiare la qualità delle relazioni amichevoli.
Ma come mai è così difficile uscire dai social?
Allacciare nuove “Amicizie” in età adulta è più difficile. Ci sono molti adulti che soffrono di solitudine, e vorrebbero avere nuove “Amicizie” con cui condividere del tempo, darsi sostegno reciproco, ma non si riesce a trovare occasioni d’incontro, e i tentativi falliti di allacciare nuove “Amicizie” sono scoraggianti.
Il problema di fare nuove “Amicizie” da adulto è un problema oggettivo e riguarda tutti, andiamo a capire le motivazioni:
- da adulti diventiamo più diffidenti nei confronti delle persone che non conosciamo, abbiamo paura di essere ingannati, e non solo
- da adulti siamo meno facilitati nell’incontrare e frequentare altre persone rispetto a quando accade da bambine/i e ragazze/i. Crescendo si possono perdere gli amici dell’infanzia e della giovinezza per varie motivazioni
- da adulti abbiamo meno tempo per coltivare le “Amicizie”. Chi non ha figli lamenta lo sfilacciamento o la perdita della frequentazione con gli “Amici”. Infatti come ho già anticipato il tempo necessario per instaurare una relazione amichevole è stimato a 200 ore.
Come possiamo fare nuove “Amicizie”?
Bisognerebbe dedicare ogni giorno del tempo a tentativi di avvicinare nuovi “Amici”, non bisogna vergognarsi di fare sapere agli altri che siamo alla ricerca di nuovi “Amici”, e in questo caso l’utilizzo del social ci può essere d’aiuto, magari inviare un messaggio e provare a conoscersi nel reale, essere predisposti verso il prossimo.
Proviamo a diventare amiche? 🙂
Altra questione che voglio affrontare riguarda l’ “Amicizia” tra donna ed uomo, secondo voi esiste?
Secondo un recente studio dove sono state coinvolte persone si sesso opposto e di orientamento eterosessuale, studio pubblicato su “Science”, e svolto da NTNU: Norges Teknisk-Naturvitenskapelige Universitet la risposta è NO, non può esistere!
Le ragioni sono intuibili:
- la prima è l’attrazione sessuale, e a seguire le difficoltà di comprensione relative a differenze di linguaggio, ossia: l’uomo pensa sempre al sesso, e l’uomo tende a fraintendere l’atteggiamento della donna, ossia: appena la donna gli sfiora la mano, l’uomo ha già vagliato tutte le possibilità sessuali,
- inoltre l’uomo e la donna vivono le relazioni con intenzioni totalmente differenti. L’uomo ha difficoltà a vivere il rapporto con la donna pensando che sia solo “Amicizia”.
Da un recente studio di Adrian F. Ward del Department Of Psychology di Harvard, ha evidenziato come gli uomini siano più facilmente attratti dalle donne, cosa che non avviene al contrario!
